Don Antonio Coluccia ospite del nostro istituto. "La cultura della bellezza consiste nel coltivare i sogni"

Giovedì 23 maggio 2024 don Antonio Coluccia, il sacerdote salentinio che lotta contro droga, emarginazione e criminalità a Roma, è stato ospite dell'istituto comprensivo Magiotti nell'ambito della manifestazione "Osare, rischiare, compromettersi", tenutasi al palasport di Montevarchi di fronte a centinaia di studenti.

Don Antonio è stato in passato più volte minacciato dalla criminalità organizzata padrona dello spaccio di stupefacenti nella Capitale e aggredito dai vari pusher e per questo viaggia sotto scorta da tempo. 

Nel giorno dell'anniversario della strage di Capaci, don Coluccia ha impartito una grande lezione ai nostri ragazzi alternando momenti di riflessione ad altri più distesi. 

Sono intervenuti all’iniziativa: la prefetta di Arezzo, Maddalena De Luca, il comandante provinciale dei Carabinieri, col. Claudio Rubertà, il dirigente dell’ufficio III e dell'ufficio VI dell'USR Toscana, dott. Roberto Curtolo, la sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai Martini e la dirigente scolastica dell’IC Magiotti prof.ssa Laura Debolini.

Il pensiero di Don Antonio Coluccia può essere riassunto in queste parole che ha rilasciato a margine della manifestazione. "I ragazzi devono essere sensibilizzati ad essere cittadini consapevoli ed educati alla legalità e alla felicità. La scuola sta cercando di fare proprio questo. L' "antimafia sociale" è fatta proprio di uomini e donne che vivono lo spirito della Costituzione, scegliendo di stare dalla parte giusta, delle regole e della legalità. La violenza non paga, c'è bisogno di giovani che sappiano sognare. La criminalità è una spirale che ruba i sogni e che rovina i ragazzi. Noi dobbiamo proporre alle vittime di queste criticità una vita diversa, un'alternativa. La periferia delle varie città, dove la criminalità allunga le proprie mani, va vista come l'inizio della città e non come la fine di un territorio. La cultura della bellezza consiste nel coltivare i sogni. Il grande messaggio di Falcone e Borsellino è stato quello di andare nelle scuole ad insegnare ai ragazze e alle ragazze a re-agire, cioè agire in risposta, difendendo contemporaneamente i più deboli e i più fragili."

Il Palazzetto dello Sport di Montevarchi ha accolto circa 350 studenti delle classi seconde e terze medie e delle prime superiori del nostro territorio per questo incontro con coloro i quali spendono “la propria vita contro la mafia”.

L'evento ha riscontrato vasta eco sugli organi di stampa e ha permesso ai nostri ragazzi e ragazze di conoscere una realtà diversa da quella in cui sono cresciuti guadagnando consapevolezza attraverso riflessioni e interazioni con gli ospiti intervenuti.

https://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/prete-scomodo-minacciato-dalla-criminalita-a-montevarchi-don-coluccia-protagonista-dellevento-contro-la-mafia-d73f355c

https://valdarnopost.it/attualita/nellanniversario-della-strage-di-capaci-don-coluccia-a-montevarchi-per-incontrare-i-ragazzi-delle-scuole/

https://www2.saturnonotizie.it/news/read/192490/eventi-valdarno.html

https://valdarnopost.it/edizioni-locali/a-montevarchi-350-studenti-celebrano-il-32-esimo-anniversario-della-strage-di-capaci-con-don-antonio-coluccia/

https://www.teletruria.it/gli-studenti-incontrano-don-coluccia-al-palasport.html

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